La storia
Il “Genepi Pendu” era un’usanza di poche famiglie in queste valli, che producevano pochissimo Genepi in questo modo. Così quando a Giacomo Bernard venne l’idea di creare un Genepi in questa maniera, furono in tanti a prenderlo per pazzo: mai nessuna azienda aveva prodotto questo Genepi così speciale.
Sensazioni di degustazione
- Il liquore non è paglierino come i tradizionali Génépi ma risulta limpido, puro e trasparente, perché alcol e fiori non vengono mai a contatto
- Il profumo è fine, delicatamente floreale
- Il gusto persistente, straordinariamente morbido al palato
Come si gusta
- Si può gustare a fine pasto, ottimo digestivo
- Liquore da meditazione da assaporare a piccoli sorsi
La ricetta
- A differenza degli altri Génépi, ottenuti con la macerazione a freddo, è prodotto con la sospensione dei fiori di Génépi Artemisia Spicata sopra l’alcol
- Tutto avviene in un contenitore chiuso ermeticamente, per trattenere all’interno i profumi: l’alcol evapora, i suoi fumi salgono passando attraverso i fiori di Artemisia e ricadono, seguendo il ciclo naturale che crea la pioggia
Come lo facciamo
- Lavorazione artigianale, tradizionale della famiglia Bernard, in piccole quantità
- Fiori di Artemisia Spicata, spontanei, raccolti a mano e lasciati in sospensione da 8 a 12 mesi in alcol di frumento europeo
- La selezione si basa su un criterio semplice: solo il meglio. Quindi solo l’Artemisia Spicata, il cosiddetto “Genepi maschio”. Si tratta di un fiore spontaneo che viene raccolto a oltre 2.700 metri. Ha una componente di amaro meno pronunciata rispetto all’Artemisia Mutellina (che si può anche coltivare).
Per questo è necessaria una attentissima selezione dei fiori, e l’utilizzo solo di alcune loro parti specifiche
Ingredienti
- Acqua di sorgente
- Alcol da grano
- Zucchero di canna bianco
- Fiori di Genepi (Artemisia Spicata Spontanea)
Gradazione alcolica
- 35% vol.
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